sabato 10 dicembre 2011

Manifesto di una finanziaria sostenibile


Nei blog precedenti ho descritto quelli che per me sono i disastri e le falsità’ contenute nelle finanziarie Greche e Italiane del 2011.
Esistono delle alternative? E’ proprio indispensabile far pagare i disastri causati dal neo liberismo solo gli emarginati dalle caste di potere?
A mio parere sì ed è quello che descriverò’ in questo blog che, secondo le mie intenzioni, ha lo scopo di essere il manifesto di una finanziaria sostenibile equa e con l’obiettivo di migliorare il PIL lavorando sulla crescita del numeratore [cioè’ la produzione del valore] e non sulla riduzione del denominatore [i debiti].

La precedente considerazione rende quindi la presente proposta lontana mille anni luce o più’ dalle finanziarie miopi fatte negli ultimi decenni dai governi neo liberisti, per rimanere in Italia parlo delle finanziarie Berlusconi/Tremoni o Monti/Passera.

Ovviamente tutto ciò ha in se il seme della rivoluzione in quanto, se fosse realmente implementata, comporterebbe un riequilibrio epocale della redistribuzione del reddito e non sarebbe più’ possibile fare nero, fare falso in bilancio e tutte le altre pratiche di uso comune che consentono ai membri delle differenti caste grandissimi guadagni solamente indirizzando le leggi a loro esclusivo favore. Bisognerebbe quindi che tutti iniziassero a comportarsi in maniera onesta ed essere disposti ad affrontare i differenti mercati senza alcuna posizione di superiorità e senza privilegi. Tutto ciò è sostanzialmente inaccettabile e intollerabile per la classe dirigente italiana che è basata sulla ragnatela di conoscenze e favori reciproci e non sulle competenze e competizione paritetica.

E’ da notare che negli ultimi anni non si parla più di cittadini, il che comporterebbe parlare di diritti e doveri, ma solo di consumatori, il che comporta solo il dovere di consumare; infatti, i neo liberisti, sostengono che la risoluzione della crisi passi attraverso un aumento dei consumi, una deregolamentazione totale del mercato e la smantellamento dello stato sociale. La mia proposta di soluzione comporta quindi un riequilibrio del profilo di rischio tra cittadini, istituzioni e mercati mentre a oggi tutto è ribaltato sui consumatori che sono gli unici a pagare il conto degli errori delle finanze creative.

La proposta si basa su due fasi, la prima di breve termine contenente delle misure emergenziali e una seconda fase di medio e lungo termine per riequilibrare la distribuzione dei rischi.

Proposta di breve termine per superare l’emergenza:
Nei decenni passati sono state fatte donazioni fantastiche in termini di condoni e scudi fiscali bene, tutte queste leggi, fatte da parlamentari, collusi con le differenti forme di mafie, quelle che uccidono, quelle che investono, quelle degli appalti e sono quindi sostanzialmente illegali e incostituzionali perché ledono il principio costituzionale dell’egualianza tra cittadini. Un lato positivo queste leggi lo hanno avuto: fioriscono delle liste di persone fisiche e giuridiche che hanno ammesso di aver agito illegalmente e che quindi possono essere multate per il 100% delle cifre eluse al fisco. Con questa cifra estinguiamo il debito sugli interessi, solo con l’ultimo scudo fiscale sono rientrati capitali per 10 miliardi di euro. Contemporaneamente le liste dovrebbero essere rese pubbliche sul web. Mi rendo benissimo conto che c’e’ un problema di filosofia del diritto, perché è necessario un processo ma in questo caso specifico vista l’ammissione di colpa suggerirei di prelevare senza indugio le cifre evase o eluse e di mettere in coda dei 6 milioni di processi in attesa i processi necessari fra 20 e passa anni si vedrà.

Proposte di medio termine per riequilibrare la distribuzione dei rischi:
Punto 1:
Introduzione di un unico sistema fiscale per le persone fisiche, indipendentemente che siano partite iva o dipendenti, con pagamento delle tasse sul netto e non sul lordo e sgravi al 100% di tutte le spese. Lo scopo è quello far emergere tutto il nero esistente, circa 300 miliardi di euro annui, riequilibrando la tassazione. Come fisicamente si fanno i pagamenti? Una versione moderna di codice fiscale con integrato un chip crittografico per la contabilizzazione le spese e dei ricavi e una versione evoluta dei registratori di cassa. Mensilmente il dispositivo è letto da un ufficio delle finanze o su internet per le opportune contabilizzazioni. Per le persone non residenti in Italia alla fornitura si rilascia un codice temporaneo valevole per il solo periodo di soggiorno. Usando un approccio di questo tipo tutte le spese sono contabilizzate e quindi sottoposte a denuncia. Oggi, in generale, le tasse sono pagate solo da chi acquista un bene o un servizio, perché nella stragrande maggioranza dei casi non è emessa fattura; la quale in generale non è sgravabile dal 730 o, se la tiptologia di spesa è sgravabile, in genere è praticato uno sconto da parte della persona fisica o giuridica che emette il servizio al fine di non rilasciare la fattura.
Usando questo sistema tutti sono incentivati a denunciare il 100% delle spese effettuate perché su quelle non sono pagate tasse.
Quanto ci vuole per realizzare un sistema di questo tipo e quanta costa? Diciamo indicativamente 1-2 anni per la messa in piedi del software di controllo dell’hardware dei registratori di cassa e delle tessere codice fiscale con chip e della sua diffusione in tutto il territorio, come costi parliamo di circa 200 milioni per il sistema software [compreso l’hardware] e di circa 50 euro a registratore di cassa piu’ circa 5 euro per tessera codice fiscale modificata. Da chi sarebbe pagato i costi? Lo sviluppo del sistema dallo stato mentre, le macchinette e le tessere, dalle persone fisiche o giuridiche che potrebbero sgravarle integralmente nel seguito.
Lo scopo di questo punto e’ quello di uniformare tra tutte le differenti categorie le modalità’ di pagamento delle tasse e di far emergere tutto il nero ad oggi presente.
Punto 2:
Mantenere la tassazione con la metodologia degli scaglioni sulla cifra sulla cifra residua della RAL annua o, nel caso di chi sceglie di spendere il 100% o oltre rispetto a ciò che guadagna annualmente mantenere un tetto minimo di tassazione sul 5% della RAL.
L’insieme del punto 1 e del punto 2 consente di stimolare le spese e di far circolare molto più denaro
Punto 3:
Bene ora sa chi è realmente un evasore fiscale comparando il metodo nuovo e quello vecchio di calcolo delle tasse. Si può’ riprendere i soldi con gli interessi da chi è un evasore fiscale. I soldi dovrebbero essere ripresi fin da subito e il processo messo in coda a quelli che attualmente attendono. Fra 20 anni se ne riparla.
Lo scopo e’ quelli di eliminare il debito pubblico. Basta che chi non ha fin qui pagato paghi …. Ed i problemi sono risolti
Punto 4:
Comma 1
Eliminazione della moneta cartacea con sostituzione con bancomat e carte di credito.
Comma 2
Sottoscrivere rapporti con stati terzi, come la Svizzera, per garantire la trasparenza delle transazioni inter stato.
Il tutto per tracciabilita’ delle transazioni e l’estinzione del nero e del falso in bilancio.
Punto 5:
Agli inizi degli anni 2000 emerse un caso di uso comune tra banche e assicurazioni di applicare regole di anatocismo vietate per legge. La prima sentenza diede torto a banche e assicurazioni per 3 miliardi di danni nei confronti dei cittadini ma per decreto legge il governo Berlusconi nel 2002 tolse il pagamento della somma. Bene questo è uno dei tanti esempi che dovrebbero dare origine a un ripulisti di tutte queste tipologie di sentenze facendo si che i manager delle banche e assicurazioni coinvolte in queste vicende rimborsassero i clienti truffati, badate bene non le banche o le assicurazioni, ma i banchieri e gli assicuratori.
Lo scopo sono quelli di eliminare i torti e di ristabilire la fiducia tra istituzioni e cittadini
Punto 6:
Rimborso totale dei 20 e passa miliardi che lo stato deve ai suoi fornitori di servizi
Lo scopo è quelli di eliminare i torti e di ristabilire la fiducia tra istituzioni ed aziende
Punto 7:
Ridefinizione delle regole di attribuzione delle gare di appalto sulla base delle regole europee. Quelle italiane non funzionano né per come sono gestiti gli appalti [si prevede l’assegnazione privata senza gara] né perché non sono discussi i progetti definitivi proposti dalle aziende che partecipano agli appalti, ma sono discussi progetti fatti dagli enti tecnici statali che poi devono essere totalmente rifatti da chi vince l’appalto. Il che è demenziale. Perché si progettano le stessa cosa svariate, volete e l’appalto non è fatto sul progetto definitivo.
Lo scopo è quelli di ridare fiducia al sistema degli appalti ed attrarre investitori esteri
Punto 8:
Riequilibrio di tassazione tra tassazione sul lavoro e tassazione su strumenti alternativi: che sono da un lato azioni, bond, derivati e simili e dall’altro le scommesse.
Lo scopo è quello d’incentivare l’economia reale rispetto all’economia basata sulle finanze.
Punto 9:
Introduzione di barriere doganali basate su degli indici paese costituiti da:
  • Rispetto dei diritti civili,
  • Qualità’ dello stato sociale,
  • Peso della tassazione dei capitali,
  • Peso della tassazione dei cittadini,
  • Peso dell’indebitamento pubblico,
Nota che questa deve essere una regola europea o meglio della WTO al fine che sia univoco tra tutti i paesi. Gli indici dovrebbero essere mantenuti da un ente sovranazionale.
Lo sopo e’ quello di far produrre i beni e servizi nei paesi più’ efficienti e non nei paesi che sfruttano maggiormente i loro cittadini.
Punto 10:
Dal 1992 esiste la pensione contributiva ma, per com’è farraginoso il nostro sistema delle pensioni, non è possibile versare i contributi in un unico fondo associato alla persona ma c’e’ un fondo pensionistico per ogni tipologia di contratto, tempo indeterminato, partita IVA, contratto a progetto, contratto pubblico ecc.. la mia proposta e’ quella di definire un conto pensione associato alla persona e far convolare su di esso tutti i differenti contratti avvenuti nel corso della carriera in questo modo la pensione sarebbe più’ alta per tutti e nessuno perderebbe i propri contributi

I dieci punti precedenti sono la base di quella che spero sia una discussione, sono aperto al confronto attendo commenti.

venerdì 9 dicembre 2011

Note sulla quarta finnziaria Italiana del 2011


Ci risiamo, è cambiato il governo, ma non è cambiato: finanziaria basata su aumenti delle tasse, tagli dei servizi, tagli allo stato sociale. Il tutto è in perfetta continuità’ con il passato recente degli ultimi 20 anni [i disastrosi governi Berlusconi/Tremonti/Bossi]. Non poteva che essere cosi’ siamo passarti da un governo di padroni ad un governo di dirigenti bancari.
Che cosa comporterà quest’approccio? Si sa gia’ perché siamo alla quarta finanziaria dell’anno: riduzione del PIL [si parla ufficialmente del -0,5% ma saranno di piu’], riduzione dei posti di lavoro, contrazione degli investimenti e dei consumi, aumento del debuto pubblico e necessita’, com’è già previsto, di una nuova finanziaria a marzo del 2012. Anche in quel caso, sono certo, si userà lo stesso approccio.
Oggi si dice che con questa finanziaria la pressione fiscale sale al 45% il che non è vero in quanto a questo 45% e’ necessario aggiungere il 9% di RAL che va per il TFR, che non c’e’ piu’ ma che si continua a trattenere, ed l’11% della RAL che va per la pensione, che anche questa non c’e’ piu’. A tutto cio’ si aggiunge un aumento dell’IVA in due step che la fa passare del 20% al 23% entro due anni, teniamo sempre presente che nei paesi seri l’IVA è meno della meta’, un aumento non piu’ limitato dell’IRPEF di regioni e comuni [grande erdita’ del federalismo fiscale della Lega di Bossi].
Alcune note sull’aumento delle tasse: per prima cosa una nota sulla introduzione dell’IMU, la vecchia ICI. Una tassa sulla casa per molti aspetti incredibile: la tassa impatti sulla prima, sulla seconda e sulla terza casa non sulle successive. In sostanza la nuova IMU, rispetto all’ICI, costerà’ molto di piu’ a chi ha molto di meno. Da alcuni calcoli fatti prendendo come esempio un reddito di 100.000 euro di RAL pagherà mediamente il 30% in più rispetto alla vecchia ICI mentre chi ha una RAL maggiore dei 100.000 euro pagherà’ un 30% in meno rispetto alla vecchia ICI. Una vera tassazione alla robin hood all’incontrario rubare ai poveri per dare ai ricchi.
Alcune nota sui tagli alle pensioni: Parità di andare in pensione per uomo e donna dal 2016, aumento da 40 a 43 anni di contributi per andare in pensione ed eliminazione dal 2018 della pensione d’anzianita’. Su tutto l’impianto c’e’ un problema sostanziale: a 50 anni le aziende tendono a lasciare a casa i dipendenti in quanto vecchi per cui dopo i 50 anni uno cosa fa’?
Cosa si fa per la crescita? Assolutamente nulla. In realtà il vero problema è di quale crescita si parla? La crescita di cui parlano i neoliberisti non è la crescita del paese e non è la crescita del PIL dell’Italia, in realtà non è dato a sapere di cosa parlano perché non hanno mai fatto nulla per la crescita economica del paese.
Che cosa è fatto per la lotta all’evasione fiscale? Nulla o meglio si faranno i controlli sui pensionati costringendoli a versare i soldi della pensione in banca al posto che prelevarli in contanti in posta, misura tanto patetica quanto inutile. Misure invece indicative di quello che si vuole fare sono quelle di: non firmare l’accordo con la Svizzera, come invece fatto da Gran Bretagna e dalla Germania, che prevedono lo scambio d’informazioni per la trasparenza bancaria in modo tale che non ci possano essere i fondi neri [con la motivazione che future quanto fantomatiche leggi europee potrebbero rendere illegale il protocollo d’intesa], totale assenza di misure che vadano a cerare di riprendere i capitali da chi ha potuto usufruire di scudi di vario tipo, quegli Italia unici al mondo, che proteggono chi ha rubato.
Si può fare in modo differente? Si e lo proprro’ nel prossimo blog

mercoledì 14 settembre 2011

Terza Finanziaria 2011?

Ci risiamo, come predetto nel post precedente, appena approvata la seconda finanziaria 2011 si pensa alla terza.

Il problema? Quello descritto in precedenza: se si fanno solo tagli e s'introducono, o si forzano gli enti locali ad introdurre, nuove tasse e basta si finisce con il deprimere i consumi e quindi si forzano nuove finanziarie in quanto i debiti possono solo crescere ed i conti del gettito non tornano mai.

Alla fine chi e' che paga? Sempre i soliti cioè i lavoratori dipendenti che pagano le tasse ex-ante senza avere la possibilità di detrarre nulla o quasi.

I veri problemi quali sono? Le scrivo non in ordine d'importanza ma in ordine sparso
  • Mancanza totale di un piano di crescita del PIL
  • Mancanza di qualunque tipo di riforma per rendere i mercati concorrenziali
  • Diseguaglianza sociale tra differenti categorie di persone fisiche: quelli che pagano le tasse ex-ante e quelli che le pagano ex-postva
  • Mancanza di una qualunque riforma che migliori la situazione disastrosa delle scuole pubbliche [teniamo presente che nei paesi del sud est asiatico in media si studia il 35% delle ore in più' all'anno]
  • Gestione a "caste" dello stato italiano. Con caste intendo le differenti associazioni di categoria. Mi spiego meglio, in Italia contano le conoscenze non le competenze e quindi la carriera la fanno solo gli amici degli amici in un turbinio di favori e contro favori cosi' che nelle posizioni chiave ci finiscono gli incompetenti non in grado di occupare quel ruolo. Questo vale nel pubblico, con i concorsi truccati, e nel privato le le assunzioni per conoscenze.

Come si decide di ovviare ai problemi? Bene, non facendo nulla a meno che non ci sia costretti da qualche rata d'interessi sul debito in scadenza.

Quando c'è qualche rata in scadenza e' necessario raschiare ancora una volta il barile e quindi si spolverano dal cassetto le leggine che garantiscono i soliti noti delle caste che sono state testate nelle finanziaria precedente intorducendole prima per vedere come reagivano i soliti noti e poi sono state tolte.

Bene, c'è qualche dubbio su cosa si  agirà nella prossima finanziaria? Il live motive sarà:
- Aumento della eta' pensionabile, oggi va di moda dire 70 anni il minimo
- Riduzione di detrazioni
- Riduzione di finanziamenti agli enti locali
- Qualche forma di bonus per evasori
- Qualche patrimoniale finta










venerdì 9 settembre 2011

Insegnamenti sulle finanziarie Greche [e Italiane?]

Ci sono tante lezioni nelle finanziarie Greche 2010 [ed Italiane 2011].

- Prima c'era una finanziaria all'anno ora siamo ad una finanziaria al mese o quasi e tutte dettate dall'emergenza contingente.

- Le finanziarie hanno lo scopo di definire il budget dello stato .... o quello dei aumentare il budget dei bari [evasori fiscali, falso in bilancio ecc]?

- Tutti che vogliono la riduzione delle (loro) tasse e tutti che in realta' aumentano le tasse degli altri.

- Un aumento dell'iva significa una riduzione dei consumi con conseguente riduzione del gettito e con conseguente necessita' di ulteriori finanziarie per cercare di pagare gli interessi sul debito per evitare un default inevitabile.

- Un taglio dei finanzi amento agli enti locali significa solo e solamente o una riduzione dei servizi o un aumento delle tasse ai cittadini che complessiva mente si ripercuote come un aumento del costo della vita delle famiglie, sia esso diretto o indiretto, che ha come conseguenza la riduzione dei consumi il che produce solamente una riduzione del gettito atteso con conseguente necessita' di ulteriori finanziarie per cercare di pagare gli interessi sul debito per evitare un default inevitabile

- Una riduzione delle detrazioni significa un aumento della evasione fiscale che produce una riduzione del gettito atteso con conseguente necessita' di ulteriori finanziarie per cercare di pagare gli interessi sul debito per evitare un default inevitabile